PREMESSA
Uomini
che hanno partecipato in prima linea alla lotta di Liberazione, altri
sopraggiunti di altre generazioni, giovani mossi dall'indignazione e dalla
rivolta contro lo scempio del paese hanno deciso di unirsi per la fondazione e
la costruzione di un movimento che si ispiri ai valori del socialismo liberale
e di Giustizia e Libertá.
Oggi
la Sinistra, tutta la Sinistra, in cerca di un'identitá smarrita si professa
socialista e liberale: ma le prospettive e i programmi che la ispirano si
rivelano spesso incerti e contraddittori. In realta, dopo la caduta del
socialismo reale, il socialismo liberale, in Europa e in Italia, attende ancora
la sua realizzazione.
E
questo il compito a cui il Movimento d'Azione Giustizia e Libertá intende dedicarsi.
Se attinge al passato esempi ed energie, è attento alle lezioni della
storia: non pensa ad anacronistiche riesumazioni o impossibili rinascite. Non
ha il complesso del sogno infranto.
E'
guardando al futuro che ha elaborato punti programmatici e un suo progetto
politico: ma sa che una politica riformatrice in grado di rispondere alle
richieste della societa contemporanea non si lascia definire dai suoi obiettivi,
per concreti che siano.
Percio pone a premessa e fondamento della sua azione l'impegno per il bene comune, il rigore morale, la severa qualita umana che lo hanno ispirato e lo animano e che ritiene prima e indispensabile condizione del rinnovamento civile e politico del paese.
FINALITA’ E STATUTO DEL MOVIMENTO
D’AZIONE GIUSTIZIA E LIBERTA’
Art. 1. COSTITUZIONE, FINALlTA', SEDE.
E’ costituito in Roma il MOVIMENTO D’AZIONE GIUSTIZIA
E LIBERTA’
Esso ha le finalita politiche e culturali indicate nei
seguenti punti:
A) - La pur gravissima crisi della partitocrazia italiana
non deve tradursi in agnostico rifiuto della politica o addirittura della
democrazia da parte dei cittadini. Ma per riqualificare nel nostro paese la
dialettica democratica, la via maestra sta nel riprendere e sviluppare la
tradizione di impegno, coerenza e rigore intellettuale e morale che, in tempi
ben piu diffiicili degli attuali, e stata propria di Giustizia e Libertá.
Personalitá. come i Rosselli, Piero e Ada Gobetti, Salvemini, Parri, Calogero,
Bauer, Ernesto Rossi, Luciano Bolis ed altri ancora, ammirevoli per preveggenza
politica e personale abnegazione, ci hanno lasciato un insegnamento che
è tuttora prezioso, particolarmente in momenti di emergenza anche
morale.
B) - Socialismo e liberalismo si sono rivelati termini
astratti o equivoci presi isolatamente, ma questo non vale per la loro sintesi,
per un autentico LiberalSocialismo che, riallacciandosi ad una tradizione cui
sarebbe colpevole rinunciare, contemperi e integri giustizia e libertá in modi
storicamente e attualmente realistici ed efficaci. Se questa e 1' " etá
dei diritti", che si fanno via via piu ricchi ed articolati, dev' essere
anche,
necessariamente, I'eta di corrispettivi doveri. Lo Stato moderno deve integrare
le due esigenze nel costume civile, nella norma giuridica, nell' efficienza e
trasparenza amministrativa e nell'equitá fiscale attuata in forme semplici e
razionali.
C) - Giustizia e Libertá si prospettava come progetto
politico di respiro non solo nazionale, ma europeo. Oggi le sue istanze di
fondo si propongono anche a livello mondiale: il libero mercato internazionale
va sottoposto a regole chiare in vista del bene comune, i risorgenti
nazionalismi e i conflitti etnico-religiosi vanno composti nel quadro di
strutture democratiche soprannazionali in massima parte ancora da costruirsi.
D) - La Comunitá europea, gigante economico, si è
dimostrata un "nano politico" incapace di seria iniziativa
concertata anche per le tragedie alle porte di casa. Ma una solida e piu estesa
Federazione Europea non può essere ormai I'unico obiettivo: riqualificare
e potenziare I'ONU è ora altrettanto urgente. Le due prospettive di
azione possono e devono essere perseguite congiuntamente con piena convinzione
e insieme con paziente realismo, superando antiche diffidenze, miopi
nazionalismi e arcaici integralismi religiosi, e promuovendo, attraverso
soprattutto la scuola pubblica, i valori di un laicismo capace di
armonizzare le diversitá. La pur angosciosa consapevolezza delle difficolta da
superare non giustifica pigri attendismi.
E) - L' aiuto ai paesi meno sviluppati e una seria politica
di accoglienza agli immigrati vanno anch' essi
condotti congiuntamente, denunciando ogni speculazione e corruttela, ed evitando ogni permissivismo
demagogico. Si contribuisce a risollevare il "Sud del mondo"
soprattutto aiutandolo con adeguati investimenti a produrre in loco e a
contenere l'esplosione demogrrafica, non giá sfruttando ipocritamente le ondate
migratorie e dando esca a rigurgiti razzisti. Tale linea politica, volta a
ridurre il divario per cui il 20% dell'umanitâ consuma 1'80% delle risorse mondiali,
va anch'essa tradotta progressivamente in termini di interventi multilaterali
di adeguato respiro, volti a promuovere uno "sviluppo compatibile"
sia con la salvaguardia dell'ambiente, sia col rispetto delle diverse culture.
F) - II "volontariato" in tutte le sue forme
autentiche deve essere incoraggiato a perseguire gli obiettivi di solidarietâ
umana che le istituzioni. non possono ancora prefiggersi. Ma anche un servizio
militare volontario dovrebbe essere orientato versa obiettivi nazionali e
internazionali di intervento nelle emergenze. Un servizio civile obbligatorio
esteso ai due sessi è prospettabile come strumento di azione sociale e
di difesa dell' ambiente.
G) - Lo "stato
sociale" va difeso e razionalizzato nelle sue funzioni essenziali, ma
senza compromettere la produttivitâ economica che sola puo alimentarlo. I
diritti sociali devono promuovere e non limitare le libertâ fondamentali di una
"stato di diritto". Per il "diritto al lavoro" vanno predisposti
piani di miglioramento delle infrastrutture e degli equilibri ecologici da
attuare in periodi di recessione mediante accantonamenti da precostituirsi per
legge.
H) - La partecipazione democratica aII' azione politica e
amministrativa è indispensabile a tutti i livelli, a partire da quelli
locali e regionali, precisandone estensione e responsabilitâ. Prospettive
federaliste non disgregatrici e corrette da disposizioni perequative a livello
nazionale sono accettabili anche all'interno dello Stato, come giâ chiaramente
prospettato durante la Resistenza, in particolare dai "giellisti". Le
libertá sindacali sono costitutive della democrazia finchè operano a
difesa dei lavoratori nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini, entro
quadri normativi adeguati.
1) - II Movimento d' Azione Giustizia e Liberta, forte
soprattutto di una tradizione di limpido impegno politico e di
"religioso" senso morale, opera nel paese in campo politico e
culturale nelle forma a voita a voita più opportuna, direttamente o
indirettamente, anche dichiarando il suo appoggio a quei candidati che, in
sede di elezioni politiche o amministrative, sottoscrivano questi principi
fondamentali e Ii articolino in programmi specifici funzionali ai contesti
locali, giudicati tali dai Garanti del Movimento.
- L'Associazione ha sede a Roma, attualmente in Corso
Vittorio Emanuele n. 308, c/o Garosci, e puo costituire sezioni e
rappresentanze in altrecittá.
PRIME CARICHE
Presidente: ALDO GAROSCI
Vice-Presidenti: LEONE BORTONE
e ALDO VISALBERGHI
Comitato dei
Garanti: ARIALDO BANFI, FRANCESCO BERTI, VINDICE CA V ALLERA,
ALESSANDRO GALANTE GARRONE, FRANCO VENTURI
Membri del
Consiglio Direttivo: GIUSEPPE AMBROSELLI, SALVATORE BELLlNI, DOMENICO
CASALE, FAUSTO CHERICONI, VITTORIO GABRIELI, GIORGIO PARRI, GIULIANO TAORMINA.
Segretario-Tesoriere:
NICOLA
TERRACCIANO
Collegio dei
Revisori: ENRICO BARONI, PIERO CECCHETTI, ANTONIO CONTI
Il Movimento d'Azione Giustizia e Liberta
fu giuridicamente costituito in
Roma il 29 dicembre 1993.
Recapito utile: Roma
Viale Tiziano, 80 c/o dott. Piero
Cecchetti